Malattia emorroidale

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Epidemiologia

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È difficile determinare quanto le emorroidi sintomatiche siano diffuse nella popolazione, soprattutto perché molte persone colpite non si fanno visitare, preferendo ricorrere all'automedicazione o tacere dei propri disturbi. Tuttavia alcuni studi epidemiologici hanno evidenziato come le emorroidi sintomatiche si presentino in almeno il 50% della popolazione statunitense in qualche momento durante la vita, e come circa il 5% della popolazione ne sia affetto. L'incidenza nei due sessi è approssimativamente uguale. L'insorgenza prima dei 20 anni d'età è del tutto inusuale, mentre tassi di picco si verificano tra i 45 e i 65 anni di età. Dopo i 65 anni si registra invece una lieve flessione. Il disturbo si presenta più comunemente nella razza caucasica piuttosto che nei soggetti afro-americani e nelle persone con un più alto status socio-economico. Tuttavia questi dati potrebbero essere falsati da una maggiore attenzione al proprio stato di salute di questa sottopopolazione piuttosto che riflettere una maggiore prevalenza. Studi effettuati nel Regno Unito (interessamento variabile dal 13% al 36%) e Austria (40% circa) hanno sostanzialmente confermato la rilevanza del fenomeno anche in queste popolazioni.

La prognosi a lungo termine è generalmente buona, anche se alcune persone possono accusare ricorrenti episodi sintomatici. Solo una piccola percentuale necessita di un intervento chirurgico di tipo radicale.

Cause

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La causa esatta delle emorroidi sintomatiche è sconosciuta. Si ritiene che vi siano un certo numero di fattori che possono favorirne la comparsa, tra cui: mancanza di esercizio fisico, fattori nutrizionali (una dieta povera di fibre), un aumento della pressione intra-addominale (sforzo prolungato, ascite, presenza di una massa intra-addominale o di una gravidanza), la genetica, l'assenza di valvole all'interno delle vene emorroidarie e l'invecchiamento. Altri fattori che si ritiene possano aumentare il rischio sono l'obesità, una prolungata posizione seduta, tosse cronica e disfunzione del pavimento pelvico. Per anni è stato ritenuto che la stipsi associata alla defecazione di feci dure (con conseguente aumento della forza di taglio sui cuscinetti anali) fosse un fattore importante per lo sviluppo di questo disturbo, ma molte osservazioni anche recenti tendono a limitare la validità di questa relazione.

Molti studi non hanno provato in modo incontrovertibile un'associazione significativa tra emorroidi e stipsi, mentre sembra che anche altre alterazioni del ritmo intestinale, come per esempio la diarrea, possano essere un fattore di rischio per lo sviluppo di emorroidi. In generale le prove dell'esistenza di queste correlazioni sono piuttosto scarse

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Durante la gravidanza, la pressione del feto sul ventre e i cambiamenti ormonali causano l'ingrandimento dei vasi emorroidari. Ciò porta anche a un aumento delle pressioni intra-addominali.

Il trattamento chirurgico si rende raramente necessario nelle donne in stato di gravidanza, i sintomi si risolvono solitamente dopo il parto. Un'ulteriore causa possono essere gli sport effettuati in posizione seduta, soprattutto in presenza di vibrazioni o scotimenti, come il ciclismo, il motociclismo e l'equitazione, e altri come il sollevamento pesi in cui vi è una forte pressione endoaddominale.

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Segni e sintomi

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Le emorroidi interne ed esterne possono presentarsi in modo diverso. Tuttavia, molte persone possono avere una combinazione delle due. Un sanguinamento abbastanza significativo da causare anemia è raro, un'emorragia tale da mettere in pericolo di vita è ancora più raro.

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Molte persone si sentono in imbarazzo riguardo alla condizione o provano timore per un eventuale trattamento di tipo chirurgico e, spesso, cercano cure mediche solo quando la situazione è ormai in uno stadio avanzato.

Se non trombotiche, le emorroidi esterne possono causare un lieve problema. Tuttavia, quando vi è una trombosi, esse possono essere molto dolorose con risoluzione che si ha in genere in più di 2 o 3 giorni.

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Il gonfiore può richiedere un paio di settimane per scomparire, e dopo la guarigione un'escrescenza di pelle può rimanere. Se sono di grandi dimensioni e provocano problemi con l'igiene, possono causare irritazione della pelle circostante e prurito intorno all'ano.

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Le emorroidi interne, solitamente, si presentano indolori, di colore rosso vivo e con sanguinamento rettale che si verifica durante i movimenti intestinali: una condizione nota come ematochezia.

Le feci, solitamente, si presentano di un colore normale. Altri sintomi possono includere scarico delle mucose, una massa perianale se vi è prolasso attraverso l'ano, prurito e incontinenza fecale. Le emorroidi interne sono solitamente dolorose solo se diventano trombotiche o necrotiche.

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I sintomi di emorroidi patologiche dipendono dalla localizzazione. Le emorroidi interne di solito si presentano indolori e con sanguinamento rettale, mentre le emorroidi esterne possono produrre alcuni sintomi e forte dolore se si verifica trombosi e gonfiore nella zona dell'ano.

Mentre la causa esatta non è nota, una serie di fattori che aumentano la pressione intra-addominale, in particolare la costipazione, si ritiene rivestano un ruolo nel loro sviluppo.

In ogni caso quando si trova del sangue vivo sulla carta igienica conviene sempre rivolgersi al proprio medico !!

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